Le 4C

Sebbene gli otto criteri di qualità vengano regolarmente utilizzati per valutare una gemma, alcuni investitori ed esperti in diamanti preferiscono basarsi sulle 4C: un metodo più rapido e soprattutto più affidabile per valutare il valore intrinseco di un diamante. In questo sito, prenderemo in considerazione solo i quattro criteri che trovate in questa pagina.

La scala colore

Per valutare la qualità di un diamante, gli esperti si affidano in primo luogo alla scala colori, in particolare per determinare il livello di bianco di una gemma. Nella maggior parte dei casi, un diamante incolore sarà di un bianco eccezionale oppure totalmente incolore.

Le gradazioni di colore vanno dalla lettera D fino alla lettera Z, in cui D corrisponde ad un bianco eccezionale +++. La scelta migliore è di orientarsi verso pietre con colori tra D e G, anche se ovviamente sono più costose.

Il taglio della gemma

Un altro fattore importante : il taglio. Un buon taglio influenza la diffusione della luce e lo scintillio della gemma, ma deve rispettare dei rigidi criteri che determinano un taglio buono, molto buono o eccellente.

La purezza, le inclusioni

Più un diamante è puro, più è raro e più è costoso. Per determinarne la purezza, bisogna controllare le inclusioni, con l’aiuto di una lente di ingrandimento. Se il diamante è classificato IF, ET o FL, significa che non presenta alcuna inclusione visibile. Invece, se è classificato VVS1 o VVS2, le inclusioni sono minuscole e visibili solo con l’aiuto di una lente di ingrandimento.

Infine, se classificato VS1, VS2 o SL1, allora le imperfezioni sono visibili a occhio nudo.

I carati

Il peso del diamante si misura in carati. Un carato corrisponde a 0,20 grammi. Una pietra da 1 carato sarà più costosa rispetta ad una da 0,50 carati, a parità degli altri criteri di purezza, taglio colore.

Depliant in inglese

Come scegliere accuratamente il proprio investimento?

Le scelta è un compromesso tra budget e qualità: