La fluorescenza

L'ultimo criterio importante da tener presente se si intende acquistare un diamante è la sua fluorescenza, cioè la diffusione dei raggi ultravioletti sulla gemma. Alcune pietre sono più fluorescenti di altre, ma solo il 35% dei diamanti emette luce durante l'esposizione a questi raggi. La domanda cruciale è: un diamante fluorescente è più costoso degli altri?

Come si spiega questa proprietà del diamante?

Contrariamente a quanto si può pensare, la fluorescenza non ha nulla a che fare con il colore; questa caratteristica particolare è dovuta alla sua capacità di reagire se esposto ai raggi ultravioletti (UV). Anche il sole emettere raggi UV, ma la luce del giorno non permette di determinare se un diamante è fluorescente o meno.

I gemmologi utilizzano una quantità molto concentrata di raggi UV proiettati sul diamante nella penombra: se, a contatto con questa sorgente luminosa, la gemma diffonde un colore blu-rossastro, allora significa che è fluorescente. Tuttavia, i colori possono variare dal verde, al giallo, all'arancio o al rosso.

I gradi di fluorescenza

La fluorescenza è la conseguenza della reazione degli atomi del diamanti all'energia prodotta dalla luce: tecnicamente, essa è data dalla concentrazione di atomi di azoto e altre impurità nella struttura cristallina del diamante.

L'intensità della fluorescenza è variabile e si misura in gradi, sottoponendo dei campioni ai raggi UV per valutare l'intensità della gemma. Secondo la classificazione GIA la fluorescenza può essere nulla, debole, media, forte e molto forte.

Influenza la nostra scelta?

Sì, anche se dipenderà dalla qualità intrinseca del vostro diamante. In caso di diamante con colorazione compresa tra D e F, è preferibile una fluorescenza debole, perchè non intaccherà la trasparenza della pietra. Al contrario, in caso il colore fosse inferiore a J, una forte fluorescenza aumenterà il valore della pietra.


Non si compra a occhi chiusi

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