Se il diamante non è montato su gioiello nè assemblato, rientra in una categoria fiscale ben precisa: i beni mobili. Sapete cosa significa? Che sono tassati solo all'atto della vendita e solo sul plus-valore. Inoltre, al di sotto dei 5.000 euro€ di valore di vendita, sarete anche esonerati dalle tasse. Ultimo punto importante: pagherete l'IVA solo all'acquisto. Vi spieghiamo tutto in questo articolo inedito relativo a le ragioni per investire in diamanti.
Secondo una norma fiscale, l'insieme dei beni mobili il cui valore è inferiore o uguale a 5.000 euro è esente dalle tasse. Fortunatamente i diamanti sono beni mobili ma bisogna tenere a mente che questa eccezione si applica solo in caso di cessione tra privati e il valore sia inferiore a quello sopra indicato.
Ma non finisce qui, l'acquirente di diamanti da investimento non dovrà sostenere alcun imposta di bollo o capital gain sulle plusvalenze o tassa di successione. Inoltre, in caso la gemma sia tenuta in una zona franca, il proprietario beneficerà automaticamente di un esonero dell'IVA.
Concretamente, cosa succede se il valore del diamante supera i 5.000 euro? Beh in tal caso il diamante non è più considerato come bene mobile, ecco perché esiste un sistema fiscale particolare sulle plusvalenze.
Nel momento della vendita, l'investitore avrà due possibilità:
Resta il fatto che il tasso dell'imposta è molto minore rispetto a quello dell'oro, cosa che convince ancora di più un investitore dubbioso. Ricordiamoci che l'imposta sul plusvalore è nulla a partire dal ventiduesimo anno di proprietà del diamante.
Altri modi per arricchirsi con i diamanti d'investimento: